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Cromosoma 16 memoria

Con il percorso del libro sono arrivata ora a parlare del cromosoma 16, con questo post. Purtroppo lo sto scrivendo un po’ in ritardo perchè ho degli impegni e non riesco a trovare il tempo per scrivere. Purtroppo a volte è così :D. Allora l’autore con il capitolo 16 ci parla del cromosoma dell’apprendimento e della memoria. Il genoma fornisce le

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terminazioni nervose necessarie per percepire qualcosa dall’esterno giusto? I colori, gli odori e le cose ruvide. Mentre l’istinto è genetico, l’apprendimento invece è dato dall’esperienza. Noi cresciamo e impariamo attraverso gli sbagli, la famosa frase : “si impara sbagliando”, eccola qui. Baldwin si chiese come mai c’erano cose che dovevano essere apprese ed altre no. Il comportamento innato ha un limite. L’autore fa l’esempio di un’ aquila, più apprende e migliore è la sua tenacia, ma un cuculo può solo usare l’istinto perchè non vedrà mai i genitori. Queste frasi per dire che quindi impariamo anche dai genitori. Un caso di apprendimento animale è quello della lumaca. Allora la lumaca se riceve un getto d”acqua fa uscire le branchie e poi le . Se però poi il getto è continuo non le ritrae più perchè ha capito che è una cosa continua. Loro non usano il cervello per memorizzare, ma soltanto i riflessi. Kendel voleva capire quali modifiche subisce il cervello quando impara. Quindi il cervello è fatto da neuroni e sinapsi, ossia collegamenti fra neuroni. Quando un segnale elettrico raggiunge le sinapsi deve trasformarsi in segnale chimico e poi di nuovo in elettrico. L’apprendimento così scopri Kendel è una modificazione delle loro proprietà. Kendel poi capì che la sinapsi si indebolisce o rafforza se stimolata dall’AMP chimico, viene attivata una proteina detta CREB. Chi non ha CREB non è che non può imparare, ma dopo 1 ora ha dimenticato tutto. Il gene CREB si trova sul cromosoma 2. Dopo alcuni studi sui moscerini nasce il sospetto che ricordare sia fare associazioni tra neuroni. In una zona dell’ippocampo ci sono neuroni piramidali che vengono sollecitati da una coppia di impulsi sensoriali. Una cellula piramidale verrò svegliata con la parola Egitto e non con altre. Queste cellule riescono ad inviare il ricordo nel luogo del cervello esatto. I ricordi durativi sono diversi da quelli momentanei e si imparano in maniera diversa. I ricordi per essere a lungo termine devono essere passati anna neurocorteccia e questo avviene solamente col sonno. Per questo così mi dice il mio professore che gli anziani dormono meno dei bambini o comunque degli adolescenti, perchè non hanno più tanto da imparare, e quindi il cervello non sente la necessità di dover dormire per assimilare le informazioni.

 

foto da:
aminhaclasede3.blogspot.com

Categorie: Libri | Tag: , , , | 2 commenti

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