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Cromosoma 15 Prader-Willi

Col cromosoma 15 l’autore parla della sindrome di Prader-willi, è una sindrome con la quale si mangia con difficoltà, ma poi si diventa insaziabili, fu riconosciuta nel 1956, a volte si manifesta in modo così strano e non naturale che sembra la malattia opposta, la sindrome di Angelman. Chi ha questa sindrome è rigido ed iperattivo, si muove a scatti come dei burattini. In entrambe le sindromi manca un pezzettino del cromosoma 15. In Prader-Willi il pezzo mancante è parte paterna, nell’Angelman materna. La cosa strana è che il gene riesce a ricordarsi la sua provenienza, se paterna o materna. C’è una continua lotta tra geni paterni e materni, in quanto quelli paterni incoraggiano la crescita del corpo mentre quelli materni tentano di moderarla. E’ questo un esempio di gene antagonista. Il gene IGF2R porta l’imprinting paterno, e chi ne eredita 2 è affetto dalla sindrome di Beckwith-wiedman che provoca una crescita eccessiva di cuore e fegato.

Purtroppo in questo capitolo non ho trovato altro di interessante.

Per integrare ho trovato qualcosa online.

I neonati che nascono con Prader-Willi hanno uno scarso tono muscolare chiamato ipotonia e si nutrono e succhiano con molta difficoltà, infatti devono essere nutriti con dei speciali biberon che gli permettono di succhiare più facilmente. Inoltre imparano a gattonare e/o camminare più tardi di tutti gli altri coetanei. Poi però verso i 3 anni questi bambini hanno un appetito insaziabile ed arriva ad obesità eccessiva. Porta poi a dei problemi di comportamento, diventando irascibili e testardi.

La sindrome di Prader-Willi da ora la chiameremo con la sua abbreviazione SPW, colpisce un bambino ogni 15.000.

I bimbi affetti da questa sindrome non hanno senso della sazietà, a causa di un problema al cervello, però comunque la malattia causa un problema nel metabolismo, impedisce al corpo di bruciare le calorie e quindi uno dei sintomi è l’obesità.

Invece la sindrome di Angelman è una malattia caratterizzata da un ritardo mentale. Malattia neurologica, tra un 1/10.000 pazienti. I bambini sono normali alla nascita, per i primi sei mesi di vita si manifestano problemi di alimentazione. Di solito iimages sintomi si manifestano dopo il primo anno, con problemi mentali, mancanza del linguaggio, movimenti stereotipati, microcefalia, attacchi epilettici. Altri segni sono l’aspetto felice, riduzione del sonno, sensibilità al calore, e attrazione per l’acqua. Con l’aumentare dell’età i sintomi si affievoliscono, ma il viso di ingrossa. L’epilessia è più presente nei pazienti adulti. 

foto da: www.primehealthchannel.com

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